Moda: da dove arriva e cos'è?

Com’è possibile raccontare una storia completa della moda? Ogni genere di cosa è soggetto ai cambiamenti della moda, non solo gli indumenti. A ben guardare persino le idee possono essere in voga oppure superate, dimostrandosi nel tempo non meno effimere degli oggetti.

 

La moda è un meccanismo che regola numerosi aspetti della vita moderna, soprattutto quelli che includono     questioni di gusto. Anche se circoscriviamo il campo della moda all’abbigliamento, raccontarne tutti gli sviluppi nel corso del tempo è un’impresa ardua, dato che il soggetto non  può ridursi a una rassegna di modelli (gli abiti, le tendenze) e di persone (gli stilisti).

 

L’importanza del pubblico, oltretutto, non è inferiore a quella degli stilisti: sono i consumatori, con le loro scelte, a determinare il successo di uno stile, di una tendenza, e in definitiva di ogni singola casa di moda.

 

Seguire la moda non implica solo scegliere fra diversi capi di abbigliamento, ma anche conseguire un aspetto distintivo, qualcosa che comprende il comportamento e il linguaggio del corpo nel suo insieme. I cambiamenti che riguardano il nostro modo di apparire sono legati a molteplici fattori esterni come l’arte e la comunicazione.

 

Gli storici della moda di solito iniziano le loro ricerche dall’abbigliamento di età greco-romana, ma potrebbero anche iniziare dall’antico Egitto o dalle civiltà mesopotamiche, oppure spostarsi verso quelle autentiche fucine di idee, filosofie e religioni che furono l’India e la Cina.

 

Va detto che per molti secoli i cambiamenti della moda furono una prerogativa delle classi dominanti, se non addirittura delle corti, mentre sono nel corso del sette-ottocento abiti la cui forma cambiava nel tempo iniziarono a essere adottati dalla maggioranza della popolazione.

 

Oggi la moda è un fenomeno globale, e gli stilisti più aggiornati prendono ispirazione da culture ed epoche diverse, ma per lungo tempo si è assistito a una nettissima differenziazione territoriale nel campo dell’abbigliamento.

 

La moda tocca molti aspetti della vita. Dato che ci vestiamo con abiti secondo il dettato della moda ma anche secondo i gusti personali, che a loro volta si sviluppano in un determinato contesto storico e culturale, la moda gioca un ruolo delicato nello stabilire il senso di identità individuale e collettiva.

 

Gli abiti sono una sorta di “seconda pelle” che trasmette agli altri l’idea di chi siamo e di come vogliamo essere. Che la moda debba essere considerata un’arte oppure no, gli stilisti sono considerati dei creatori, e la loro impronta è destinata a incidere a lungo sulle scelte e sui gusti della società. Le mode ritornano ciclicamente, e comunicano a distanza come un linguaggio continuamente reinterpretato.

 

La moda esiste non solo come insieme di oggetti, ma anche come immagine e significato. Oltre alle imprese che materialmente fabbricano i vestiti, molti altri soggetti come disegnatori, fotografi e giornalisti elaborano idee e disseminano il mondo di immagini che parlano di noi, oltre che dei vestiti e del loro significato.

 

Qualcuno si è spinto a dire che il sistema della moda non riguarda tanto la vendita dei vestiti, quanto la vendita di stili di vita o addirittura di sogni.

 

Al riguardo la moda è stata accusata di essere superficiale o frivola, non degna di seria attenzione, ma ciò non è vero: lontano dall’essere una girandola senza senso di cambiamenti epidermici, oggi la moda è una parte cruciale della cultura e della società.

 

Il testo è stato preso dal libro “Moda la storia completa”.

 

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